Meditazione Aperta è una tecnica di meditazione rivolta a tutti. Molto semplice e di facile pratica nella vita. È per tutti. Anche per coloro che non hanno mai avuto interesse per le filosofie orientali. Non c’è bisogno di praticare lo Yoga. Non c’è bisogno di assumere delle posizioni fastidiose per il corpo. Non c’è bisogno di credere in una religione. Non c’è bisogno di avere fede in un Dio. Si fa senza sforzo e con piacere e porta subito dei risultati concreti.
Ho chiamato Meditazione Aperta questo sito per farvi comprendere che questa tecnica è aperta a tutti. Quando dico a tutti voglio dire proprio tutti. Anche coloro che non si sono mai avvicinati alla meditazione né hanno mai avuto nessun interesse per le filosofie orientali o altre discipline simili.
Cosa devo fare per meditare?
Per meditare non c’è bisogno di essere vegetariani. Non c’è bisogno di essere credenti, né aver alcun credo particolare. Ma se uno è cristiano, musulmano, ebreo, buddista, induista o di qualunque altra religione può praticare lo stesso la meditazione aperta e non entrare in conflitto con il proprio credo. Non c’è bisogno di praticare nessun tipo di Yoga. Uno può essere fumatore, mangiare carne, bere alcolici, non avere nessuna morale. Insomma anche se uno pensa di essere un mascalzone può meditare tranquillamente. Se uno è una bellissima persona anche. Se uno pratica altre meditazioni anche. Semplicemente è per tutti.
La Meditazione Aperta è una tecnica facile da imparare e facile da praticare in qualunque luogo.
Dove si può fare?
Si può fare in un luogo silenzioso o molto rumoroso. Si può fare ad occhi chiusi o aperti. Nel caso si faccia in un modo o nell’altro variano solo le sensazioni psicofisiche ma non il risultato.
Il risultato c’è sempre e giorno dopo giorno si cominciano a percepire gli effetti sulla nostra fisiologia e la nostra mente.
Per la meditazione ad occhi chiusi non bisogna stare in posizioni scomode e dolorose per il nostro fisico.
Come si fa?
Con cosa si fa?
La pratica della meditazione ha un percorso naturale. Nel nostro caso useremo un mantra. Cos’è un mantra. Mantra è una parola sanscrita che possiamo tradurre in veicolo. Un veicolo sul quale noi saliremo in modo figurato per intraprendere un viaggio verso stati più profondi e sottili del nostro essere. Ci sono tanti mantra e arricchimenti del mantra che via via che ci inoltriamo nella pratica approfondiremo senza per questo complicare la pratica e soprattutto renderla noiosa.
Cosa ci insegna?
La meditazione ci insegna lei stessa con la sua pratica a conoscere noi stessi in modi più sottili e vigili ad occhi chiusi o aperti. Molte cose belle accadono nella sua pratica. La mente è più vigile, i riflessi aumentano, la memoria diventa più elastica e cominciamo ad usare molto più spazio e capacità cerebrale senza sforzo e in armonia con tutto quello che facciamo e viviamo. Le nostre relazioni interpersonali si arricchiscono grazie ad una stato d’animo più armonioso.
La meditazione ci cambia in meglio senza per questo cambiare le nostre inclinazioni e le nostre scelte vitali. Nessuno deve avere paura di svegliarsi un giorno e non riconoscersi più perché siamo cambiati al punto tale da dire fischi per fiaschi. No, la meditazione ci fa diventare migliori senza cambiarci nel nostro essere in divenire. Esempio semplice; se uno è una tigre non potrà mai diventare un elefante ma sì diventare una tigre migliore. Migliore non vuol dire diventare un santo o qualcosa di simile. No, uno diventa più vigile e più sottile. Sarà a noi decidere cosa fare del nostro essere sottili e vigili. È uno stato che si applica nella nostra vita in automatico, senza sforzo e in modo armonioso.
Che tipo di pratica è?
La meditazione è una pratica naturale e in armonia con le leggi della natura. In nessun momento e modo vi porterà a vivere o fare delle esperienze sgradevoli o non condivisibili con gli altri. La sua natura stessa vi protegge da esperienze incontrollabili per un motivo molto semplice: siete voi stessi a controllare il suo divenire. Siete voi il meditante e nessun altro a guidare voi stessi in tale pratica e in qualunque momento potete fermarvi per poi riprendere a vostro piacimento.
Sarete voi a decidere quando vi è più congeniale farla. Al mattino o il pomeriggio.
Devo seguire delle regole?
Dovete ricordare di farla a stomaco leggero. Per un semplice motivo: meditando il nostro metabolismo si abbassa e la nostra fisiologia rallenta notevolmente. Se siamo in un processo di digestione la nostra fisiologia e i nostri succhi gastrici già in moto possono entrare in conflitto e di conseguenza possiamo risentire un disturbo allo stomaco che a sua volta ci può distrarre dalla nostra pratica. Se siete ubriachi o alterati dall’uso di droghe di qualsiasi tipo prima di meditare, è meglio rimandare la pratica. È importante essere lucidi e il più possibile sereni. Se avete sonno è meglio dormire e rimandare la meditazione ad un altro momento Se avete fame è meglio mangiare e meditare quando si è finito di digerire. Meglio due ore dopo. Se avete voglia di fare altro e non meditare fate quello che desiderate senza conflitto e meditate quando lo desiderate o ne sentite il bisogno. È una Meditazione Aperta, non chiusa e per questo deve essere vissuta in modo aperto e libero. La vita è piena di regole e divieti, non creiamone altri a noi stessi. La Meditazione Aperta è una porta verso la liberazione da regole e divieti nel rispetto del prossimo e in armonia con la vita in tutte le sue manifestazioni.
Dove mi porta la pratica della meditazione?
La meditazione ci porta ad una vera spontaneità, dove piano piano poniamo fine al dialogo interiore su ciò che si deve o non deve fare in qualsiasi occasione e lasciamo spazio al giusto dire e fare senza conflitto e senza paure di sbagliare con gli altri e con noi stessi. La pratica della meditazione è un bene per noi stessi sempre. Ma è anche un bene per gli altri. Per le persone che ci stanno vicino e lontano. Più diventiamo vigili e sottili , le nostre onde cerebrali diventano armoniose e potenti, più il mondo circostante ne risente in modo positivo. In poche parole, contribuiamo al benessere di tutti. Via via che ci inoltreremo nella pratica , voi stessi mi farete delle domande e io cercherò di rispondervi in modo semplice ed esaustivo. La Meditazione Aperta è il piatto principale e più importante, ma come tutte le pietanze ci vuole anche il contorno per rendere l’alimento completo e di sostegno alla nostra fisiologia.
Come si inizia a meditare e scegliere il mantra?
Il nostro mantra è la suddivisione di un suono o vibrazione che pervade tutto il creato o universo.
Noi dobbiamo entrare in questo suono (suddiviso) in modo personalizzato.
Come possiamo sapere quale è il nostro suono/mantra?
Con la nostra età. Ad ogni età o gruppo di età corrisponde un suono che a sua volta e il veicolo che ci immette nel grande suono della creazione.
Cosa non fare?
Molti avranno sentito parlare del suono OM.
Bene OM è il suono della creazione. Con tutto il rispetto per la parola OM, a noi non interessa usare tale suono. Per un semplice motivo che pochi sanno. Il suono OM esprime la totalità della creazione. In se è una esperienza che si può solo sperimentare o vivere. Se noi vogliamo far parte di un’orchestra dobbiamo scegliere lo strumento musicale per entrare. Con il nostro strumento facciamo parte dell’orchestra. Allora possiamo dire che OM è l’orchestra, e il nostro mantra è lo strumento che scegliamo per entrare nell’orchestra. Con la pratica e l’uso consapevole del nostro mantra/strumento noi entriamo a far parte della grande sinfonia della creazione. Per questo sconsiglio di usare la parola OM.
È come voler suonare tutti gli strumenti di un’orchestra con il nostro piccolo corpo.
Non è possibile. Ma un solo strumento sì. Anche sentire il suono OM cantato da altri non porta da nessuna parte. Può avere momentaneamente il surrogato di una droga, ma oltre non va.
Cosa non fare e perché
A noi interessa costruire dentro di noi una realtà vera ed efficace che ci faccia crescere e migliorare in modo sano e continuo. Ma soprattutto senza sforzo e con i nostri tempi e voglie.
Noi vogliamo rimanere sempre liberi e vigili.
Noi dobbiamo imparare il grande segreto della creazione
Il sottile. La forza dirompente del sottile. L’uso del suono e delle parole pensate nel modo più sottile che si possa immaginare. Perché è l’immaginazione il motore portante di tutto il nostro fare. Noi sognamo di fare, diventare o cambiare in un modo o nell’altro ed è con l’immaginazione che ci possiamo riuscire.
L’immaginazione si realizza con l’intuizione, che è a sua volta è la forma più sottile di pensiero.
Benefici della meditazione
La pratica della meditazione ci porta tra le tante cose sotto elencate a fare uso pieno e consapevole della potenza dell’ intuito.
La nostra salute migliora notevolmente.
Le idee e i concetti nella nostra mente si riordinano in modo naturale.
Gli stress (sottili e grossolani) accumulati in passato vengono rimossi senza sforzo e definitivamente.
I dialoghi interiori ( botta e risposta a livello di pensiero) inutili vengono rimossi senza sforzo e in modo automatico. Pensiamo solo quello che facciamo, se non facciamo niente non pensiamo niente. Stiamo solo vigili ad ascoltare o contemplare tutto quello che ci circonda in uno stato di beato riposo.
Come posso iniziare a meditare?
Per avere il tuo mantra visita questa pagina, scegliendo il tuo gruppo di età.
Grazie