Se durante la tua giornata non trovi il tempo di stare dai 15 ai 20 minuti con gli occhi chiusi, di sicuro hai bisogno proprio di meditare.
Analizza le cose che fai durante la giornata, il tempo che impieghi a fare le cose e il tempo che ti rimane libero tra una cosa e l’altra. Guarda attentamente il tempo libero che hai a disposizione prima di pranzo e prima di cena.
Di sicuro hai un minimo di un’ora dove di solito ti perdi nei meandri dei tuoi pensieri senza neanche renderti conto a cosa stai pensando.
Stai sulle nuvole, girandoti su te stesso/a sognando ad occhi aperti, un bel po di non senso.
A volte capita che ti metti a parlare con un amico o amica del più e del meno credendo di trovare soluzioni agli infiniti problemi che ci circondano! …peggio ancora criticando e giudicando gli altri, come se tu da solo/a hai capito tutto sulla vita!..sulla politica,…su l’ultima trovata tecnologica e su tante altre cose che ci piace chiaccherare…
Se dopo questa analisi, non trovi il tempo per meditare ti consiglio di visitare uno psicoterapeuta di fiducia.
Di sicuro ti può aiutare a prendere consapevolezza del tuo essere perduto nel tempo.
Gran parte delle nostre nevrosi sono dovute al rapporto che abbiamo tra le nostre identificazioni personali/collettive …io sono un genio ..io sono un cretino …io sono un medico / operaio / imprenditore / etc… io sono romano / napoletano /palermitano / milanese / etc ..io sono italiano / francese / tedesco / etc …io sono, alimenta l’intelletto, lo foraggia continuamente e lo gonfia come una mongolfiera…
L’intelletto è un serbatoio infinito di memorie proprie e auto imposte da sistemi scolastici nella giovinezza, da relazioni familiari, da letture, da ascolti alla radio, da video ascolti alla televisione e al cinema e da tanti altri stimoli tipo internet e ancora di più.
Tutto questo e molto di più… è l’intelletto.
Il principale alimento dell’intelletto e l’identificazione …e cosa sarebbe l’intelletto senza l’identificazione? …questa è una delle nostre prime paure nella vita (io/mio) …una paura che trasciniamo finché un giorno non decidiamo di rompere il cerchio …a volte non lo facciamo e moriamo senza neanche sperimentare e vivere la libertà che si acquista con una tale rottura.
Ma di che libertà stiamo parlando?
Si può rompere il cerchio e non impazzire?
Se uccido il mio io allora dimentico me stesso con tutte le sue nefande conseguenze.
Il fatto è che non ci sono conseguenze negative quando si rompe il cerchio che tiene insieme l’intelletto a l’identità.
L’intelletto è la cosa mentale dentro di noi.
Una cosa mentale tenuta imprigionata dal nostro io.
L’io non ce più e allora la cosa mentale non ha più freni e si manifesta nel suo pieno potenziale.
La sua memoria diventa infinita come l’universo.
Ma cosa alimenta l’io?
L’io è alimentato dalle emozioni, i sentimenti, che stano nel corpo, che le percepisce con i suoi cinque sensi, udito, tatto, vista, palato e olfatto. Questo insieme al nostro intelletto e quello che siamo insieme al nostro io.
Il nostro corpo/mente.
E cosa alimenta e sostiene le nostre emozioni, sentimenti e sensi?
L’intelligenza, semplicemente l’intelligenza sostiene il corpo/mente.
Con l’intelligenza riusciamo a fare il miglior uso del nostro corpo/mente.
Con l’intelligenza ci rendiamo conto della prigione che ci costringiamo con il nostro io.
Con l’intelligenza, teniamo a bada le nostre emozioni, sentimenti e sensi, e solo cosi possiamo sgretolare il nostro io e tutte le nostre identificazione senza perire in un mare di follia.
Ma cosa sostiene l’intelligenza?
La coscienza è il sostegno e l’alimento dell’intelligenza.
Con la nostra coscienza decidiamo su tutto quello che facciamo.
Ma cosa è la coscienza?
La coscienza è la consapevolezza di essere.
Essere o non essere, questa è la questione…
Come raggiungo l’essere?
Con la meditazione.
La meditazione è la scienza e la tecnologia per raggiungere l’essere.
La scienza dell’essere…
Per oggi va bene così..
Grazie
MA